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PEDAGOGIA 
L'EDUCAZIONE DEL GENTLEMAN


John Locke descrisse con grande acutezza e modernità l’ideale educativo del futuro gentleman, rivolgendosi essenzialmente ai figli del nuovo ceto imprenditoriale e mercantile, che si stavano abilmente aprendo la strada nella società inglese. Questo argomento è l’oggetto del brano che segue, tratto dal celebre romanzo La fiera della vanità (1848) dell’inglese William M. Thackeray. Nel romanzo l’autore fa muovere una girandola di personaggi dell’alta società inglese, descritti impietosamente nelle loro più imbarazzanti debolezze e inguaribili vanità. L’episodio riportato rievoca questa “atmosfera sociale”: è il resoconto dei pensieri e dei progetti di un ricco inglese, il vecchio Osborne, sul proprio nipote, Georgy Osborne. Il vecchio Osborne, interessato solo al denaro, vagheggia per il nipotino un’educazione di prim’ordine. Questo desiderio è del tutto strumentale: il suo unico e palese interesse è che Georgy diventi un vero gentleman così da essere ammesso ai gradi più alti della società e dar lustro alla famiglia. Thackeray fa qui mostra della sua più nota qualità, la tagliente e spregiudicata ironia con cui denuncia l’aridità e la superficialità della società inglese dell’epoca.



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