PSICOLOGIA
SULLIVAN E LA TEORIA DELLO SVILUPPO DI SE'
Lo psicoanalista americano Harry Stack Sullivan definisce il sé come l’immagine che ognuno di noi ha di se stesso: come ci vediamo, che opinioni abbiamo di noi. Tale concezione comincia a formarsi già durante la prima infanzia.
, ritiene che proprio durante i primi 6 anni di vita si formino le inclinazioni fondamentali all'amore o all'odio verso se stessi, che influenzeranno lo stile di vita dell’individuo. Il concetto di sé non è un’immagine statica né stabile nel tempo: essa cambia, a volte anche rapidamente, in relazione ai rapporti sociali. Infatti sono gli altri a fungere da specchio, ossia a rimandarmi ciò che pensano di me, e di conseguenza le loro opinioni influenzeranno le mie. E siccome i rapporti sociali cambiano spesso nella vita, anche l’immagine di sé è dinamica. È evidente, dunque, che impariamo a conoscerci attraverso le reazioni altrui ai nostri comportamenti, mediante le loro opinioni su di noi: questa consapevolezza è principalmente basata sulle relazioni interpersonali.
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